Attualità

Educare è qualcosa che si fa in Comune

In maniera collettiva, insieme e anche attraverso i progetti dell'amministrazione che punta a contrastare la povertà educativa con progetti mirati

Contro la povertà educativa che rischia di essere accentuata in era Covid-19 tra didattica a distanza e timore dei contagi, il Comune di Massa si candida all’avviso pubblico Educare in Comune per il finanziamento di progetti dedicati ad arginare il fenomeno e sostenere le opportunità culturali e educative di persone minorenni, bambini e adolescenti che patiscono difficoltà di apprendimento e dello sviluppo, oltre che deficit del benessere psicofisico.

L’avviso del Dipartimento delle politiche per la famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri prevedeva tre aree tematiche. L’amministrazione comunale ha puntato su Cultura, arte e ambiente decidendo di intervenire nella zona della montagna (Antona, Bergiola, Canevara, Forno), vittima di spopolamento e declino demografico. Qui, considera il Comune in una nota, scarseggiano realtà extrascolastiche pubbliche che rispondano ai bisogni di socializzazione e sensibilizzazione culturale e ambientale dei giovani a fronte, però, di grandi potenzialità legate alle forti risorse naturali e ambientali.

“Questo bando unisce l’aspetto educativo, artistico e sociale - afferma il sindaco Francesco Persiani - con progetti per azioni di promozione dei servizi di welfare di comunità. Inoltre, puntiamo anche in questo caso a tutelare ed investire nella zona montana, intervenendo contro lo spopolamento di aree che possono offrire molto”.

“La mancanza di relazioni priva, soprattutto i più piccoli, della possibilità di apprendere e sperimentare relazioni positive, di seguire pienamente le proprie capacità e sviluppare competenze, di coltivare i propri talenti allargando le proprie aspirazioni”, precisa l’assessore Nadia Marnica con deleghe a istruzione e cultura. “Il progetto parte da qui", spiega.