Cronaca

Guru in azione dai domiciliari finisce in carcere

Il trasferimento in casa circondariale è scattato nei confronti di un uomo già ai domiciliari per truffa. Ma continuava a parlare con le sua 'devote'

E niente: dai domiciliari continuava a parlare telefonicamente con le sue 'devote' a cui è accusato di aver sottratto con l'inganno circa 2 milioni di euro. Perciò adesso per il 'guru' è scattato il trasferimento in carcere. L'uomo di 42 anni, residente nel nord Italia, nei giorni scorsi era stato arrestato ai domiciliari con l'accusa truffa e di circonvenzione di incapace

Adesso la misura è stata inasprita e gli agenti della questura di Massa Carrara in queste ore hanno provveduto a condurlo in carcere, visto che ulteriori attività investigative della polizia hanno permesso di appurare che continuava a comunicare con i suoi 'fedeli', contravvenendo il dispositivo dell'autorità giudiziaria, mentre era agli arresti domiciliari. Ne è stato quindi disposto il trasferimento in casa circondariale dove è attualmente in attesa di giudizio immediato.

L'uomo è accusato di aver truffato alcune giovani donne coinvolgendole in un fantasioso progetto di rinnovamento della Chiesa (vedi articolo sotto), basato su "nuove sacre famiglie" di cui lui sarebbe stato il capostipite, per volontà divina. Così era riuscito a convincere le sue 'devote' a versare denaro su tessere Postepay affinché lui potesse liberarsi dai "lacci del demonio" oppure potesse curare altri inesistenti religiosi ammalati, alimentando una complicata messinscena in cui fingeva di collaborare con preti esorcisti, anch'essi mai esistiti, oppure di effettuare viaggi nel regno dei Cieli. Il tutto condito con preghiere e salmi. Una delle vittime è stata ingannata facendole credere che un maleficio avesse colpito il suo cospicuo patrimonio e che quindi, per purificarlo, andasse consegnato al guru. L'inganno alla fine era stato scoperto dalla squadra mobile di Massa.