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Per l'idrovora il Consorzio chiede la Via

Dal presidente dell'ente consortile si chiede alla Regione la valutazione di impatto ambientale entro un percorso di sicurezza e trasparenza

Ismaele Ridolfi

Per l'idrovora di Poveromo il presidente del Consorzio di Bonifica 1 Toscana Nord Ismaele Ridolfi chiede alla Regione di procedere a Valutazione di impatto ambientale (Via) così da arrivare alla realizzazione dell'impianto nel solco di un percorso partecipato che contemperi sicurezza idraulica, benessere ambientale e rigore scientifico. Ridolfi affida la propria posizione a un'articolata nota.

E sono cinque le parole che cita il presidente Ridolfi per affrontare in modo positivo la questione del progetto dell’idrovora di Poveromo. La prima è sicurezza dal rischio idraulico: "Stiamo infatti parlando di un’area fortemente esposta a frequenti allagamenti e che necessita di essere messa in sicurezza prima possibile", afferma Ridolfi.

La seconda è rigore scientifico: "Non si possono accettare ipotesi tecniche non suffragate da studi seri e fondati su dati oggettivi". E ancora: "Senza rigore scientifico non esistono i presupposti per un confronto utile a trovare soluzioni condivise".

Terzo: partecipazione. "Concordo con le associazioni ambientaliste, i comitati ed i cittadini preoccupati perché è attraverso un processo inclusivo con chiunque manifesti interesse a esprimere le proprie considerazioni con idee proprie e/o critiche motivate, che si possono trovare le migliori soluzioni", prosegue il presidente del Consorzio ricordando i canali partecipativi già previsti nell'iter di approvazione del progetto. Tra questi, la Conferenza dei servizi del prossimo 18 maggio: "Chiunque potrà presentare osservazioni avverse al progetto entro le 48 ore prima del 18 maggio", rammenta Ridolfi manifestando inoltre la disponibilità del Consorzio "ad illustrare il progetto a chiunque lo richieda".

Poi la trasparenza: "Il consorzio vuole essere una casa di vetro". Infine ma solo in ordine di esposizione, il quinto punto è il rispetto dell'ambiente: "Per questo le domande che arrivano dai cittadini, dalle associazioni ambientaliste, dagli amministratori, preoccupati dell’impatto che l’opera può avere sull’ambiente circostante, devono trovare risposte scientifiche e certe. Per questo, come Consorzio 1 Toscana Nord, abbiamo chiesto alla Regione Toscana che sul progetto sia attivata la procedura di Valutazione dell’Impatto Ambientale.