Attualità

Luce e gas, un centinaio in piazza a protestare

I lavoratori dei servizi elettrico e gas della provincia hanno aderito alla mobilitazione nazionale che chiede la revisione del codice appalti

Piazza Aranci dove si è svolto il presidio

Sono stati quasi un centinaio, secondo i dati del sindacato Uil, i lavoratori del settore gas ed elettricità che stamani hanno dato vita al presidio in piazza Aranci a Massa per la giornata di mobilitazione nazionale per chiedere la revisione del codice appalti e in particolare l’abrogazione dell’articolo 177 in virtù del quale 2le aziende concessionarie sono obbligate a esternalizzare l’80% delle attività oggetto di concessione". Le stime dell'organizzazione sindacale prospettano un possibile danno per un migliaio di lavoratori solo nella provincia di Massa-Carrara.

Una delegazione dei sindacati Filctem Cgil, Flaei Cisl e Uiltec è stata ricevuta in prefettura: “I rappresentanti del prefetto si sono fatti carico di portare la nostra richiesta a Roma – spiega il segretario della Uiltec Toscana Nord, Massimo Graziani -. La proposta che abbiamo fatto, qui come in tutta Italia, è semplice: eliminare un paradosso italiano. Chiediamo da anni l’abrogazione di un articolo inserito nel codice degli appalti in maniera impropria che forza a esternalizzare alcuni servizi anche in aziende che potrebbero farlo direttamente con i propri dipendenti". 

"Una norma sbagliata - prosegue Uiltec - che scontenta lavoratori, aziende e politica. Tant’è vero che è l’unica di tutto il codice a non essere applicata. La sua applicazione viene rinviata di anno in anno tramite una proroga a cui oggi diciamo basta. Chiediamo una volta per tutte che questo articolo venga cassato, rischia di danneggiare 1.000 lavoratori soltanto nella provincia apuana. La politica ci metta mano e lo cancelli”.