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Naomi da architetto al ritorno alla terra

No: quella vita non faceva per lei, così la 31enne si è fatta imprenditrice agricola. La sua non è che una delle 404 aziende in rosa della provincia

Naomi Dazzi

Era lì china sui libri, tra un pc e il tabellario delle scadenze durante uno stage universitario che la preparava a una carriera da architetto. E ha capito che no: quella vita non faceva per lei. Così Naomi Dazzi, 31 anni, nel 2015 ha voltato pagina e ha scelto la terra. Oggi nella sua azienda agricola in Lunigiana, Fantabosco, coltiva frutti di bosco, zafferano, erbe aromatiche e produce conserve e liquori naturali. 

Quella di Noemi non è che una delle 404 aziende agricole al femminile della provincia di Massa-Carrara: "Mi rende felice, libera e mi permette di vivere a contatto con la natura tutto l’anno”, afferma della sua attività.

La passione di Noemi Dazzi è evidentemente condivisa sul territorio apuano, tanto da collocare la provincia in vetta rispetto al panorama regionale per percentuale di imprese guidate da donne: quasi 4 imprese su 10 (39,5%). E' il dato più alto della Toscana e Massa-Carrara, spiegano i vertici provinciali di Coldiretti, detiene il primato già da qualche tempo. 

La base dati esaminata da Coldiretti è quella camera di commercio di Firenze, divulgata in occasione del focus dell’8 Marzo: “E’ uno straordinario segnale di resilienza e di capacità di adattamento delle imprese al femminile", spiega Marina Fruzzetti, responsabile donne impresa Coldiretti Massa Carrara. Molte aspettative sono riposte nel bando Più Impresa a cui Coldiretti ha collaborato, a stretto contatto con Ismea, per estendere alle donne di tutte le età le agevolazioni finora previste solo per i giovani che si affacciavano al mondo dell’agricoltura. Insomma, secondo Fruzzetti nonostante la buona performance c'è ancora margine di crescita per l'imprenditoria agricola rosa.