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"Un pedaggio per i camion in area urbana"

Inquinamento, pericolo e dissesto stradale sono al centro della richiesta avanzata dai cittadini per i mezzi superiori ai 35 quintali

Foto d'archivio

Inquinamento, pericolo e dissesto stradale: questi i presupposti sulla cui base da Massa Città in Comune si chiede a gran voce pedaggio urbano per i mezzi superiori ai 35 quintali, così poi da reinvestire il ricavato in ripristino delle strade ma soprattutto in infrastrutture per la mobilità dolce, ciclabili in testa.

L'introduzione della misura è ritenuta "non più rinviabile". "Massa è attraversata, ogni giorno lavorativo, lungo le direttrici dell'Aurelia e via Carducci da un numero imprecisato di camion. I mezzi pesanti sono parte consistente dell’inquinamento dell’aria che respiriamo e contribuiscono al rallentamento del traffico peggiorando il fenomeno", affermano dal gruppo. 

"Introdurre un pedaggio urbano per i camion, con varchi di controllo tipo Telepass, è una operazione fattibile, di facile gestione, necessaria per i costi di manutenzione stradale e per la sicurezza e salute dei cittadini. Immaginiamo un contributo calibrato sul pedaggio autostradale della tratta Massa-Versilia, resta da capire chi fra il Comune di Massa e la Provincia di Massa Carrara se ne farà carico capendo l’importanza di questa svolta culturale", è la riflessione.

Secondo Massa Città in Comune "non è un fatto normale, nel 2021, avere migliaia di transiti di mezzi superiori a 35 quintali nel traffico urbano che non si risolve a colpi di nuove rotonde". E poi: "I fondi ricavati dovrebbero, nella nostra proposta, essere dirottati in un apposito capitolo di bilancio legato alla mobilità sostenibile e alla manutenzione delle strade periferiche. In pratica destinarli alla creazione di piste ciclabili, di un'infrastruttura di ricarica elettrica pubblica e per la manutenzione di strade provinciali o comunali periferiche".