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​Prescrizione su un buco di 21 milioni

Questo è il rischio per uno dei processi più importanti degli ultimi anni: Cermec ed Erre Erre. A rimetterci, come sempre, un intera comunità

Gli imputati alla sbarra per una “mala gestio” sono 16 accusati di corruzione, truffa, abuso in atti d'ufficio che hanno portato al dissesto dell’azienda di trasformazione dei rifiuti, finita in concordato preventivo e con un debito da 21 milioni di euro. Un “buco” che l’azienda sta coprendo attraverso il capitale che ogni anno i soci, cioè i Comuni di Carrara e Massa versano nelle sue casse, insomma soldi che naturalmente sborsano i cittadini.

Purtroppo si parla di rischio prescrizione perché il processo sta tornando indietro a causa dell'astensione richiesta dal presidente del collegio Fabrizio Garofalo e sollevata dall’avvocato Roberto Iacopetti, difensore di uno degli imputati del processo Cermec-ErreErre. Infatti il Dottor Garofalo è stato giudice di un processo “parallelo”concluso con la condanna di Roberto Vaira e Luciano Bertoneri a due anni ciascuno per false fatturazioni ed evasione fiscale. L'ultima parola spetta adesso alla presidente del tribunale, Maria Cristina Failla, che dovrà decidere se accogliere o meno la richiesta di astensione di Garofalo. Questo è il motivo per cui il processo ricomincerebbe da capo, poiché, nel caso in cui si nominasse un nuovo presidente del collegio, i legali delle difese avrebbero il diritto di chiedere la ripetizione di tutti gli atti, allo scopo di consentire al nuovo giudice di formarsi un convincimento adeguato sulle responsabilità degli imputati. Il rischio è quello che non si arrivi a una conclusione del processo, ancora una volta In barba ai cittadini.