Lavoro

Sanac, la Regione scrive ad Acciaierie e Mise

Richiesta di un intervento diretto e auspicio di un incontro in tempi brevi sono i contenuti dell'appello per sciogliere i nodi della vertenza

Sulla vertenza Sanac di Massa, la Regione Toscana scrive ad Acciaierie d'Italia. Richiesta di un intervento diretto e auspicio di un incontro con i vertici sono i principali contenuti dell'appello per provare a sciogliere i principali nodi della vicenda.

Nella lettera il consigliere del presidente della giunta regionale della Toscana per il lavoro e le crisi aziendali si rivolge direttamente all’amministratore delegato di Adi Lucia Morselli, nonché al Ministro e al viceministro dello sviluppo economico e al coordinatore della struttura per la crisi d’impresa del Mise.

Il consigliere sottolinea che il più grande gruppo siderurgico italiano, della cui compagine societaria fanno parte Am InvestCo Italy e Invitalia, non può considerarsi indifferente in ragione del “peso così determinante nella crisi in oggetto” dello storico sito industriale della provincia di Massa Carrara (circa 100 i lavoratori coinvolti) e, di conseguenza, “nella sua possibile soluzione”.

Sanac ha problemi di cassa e nell’autunno, a inizio Ottobre, se non verranno saldati i 32 milioni del debito vantato nei confronti di Acciaierie d’Italia mancherà la liquidità necessaria per acquistare le materie prime, pagare i fornitori e gli stipendi.

La situazione si è aggravata con la mancata aggiudicazione dell’ultima asta di vendita, il 4 Agosto scorso, a causa della quale “si profilano incertezze sia per la produzione che per la salvaguardia dei posti di lavoro”.

Inoltre nella lettera si mette in evidenza che “le commesse provenienti da Taranto, che storicamente rappresentano oltre la metà del portafoglio ordini dell’azienda, interrotte a metà 2021, non sono ripartite”. E ancora, “l’obiettivo fin qui perseguito di un riassorbimento di Sanac nell’alveo di Acciaierie d’Italia, come sua controllata, attraverso l’acquisto dell’azienda, non si è finora concretizzato, né sono emerse sostanziali alternative”.

Attorno a questi punti, e considerando che Sanac “è un’azienda produttiva, in pareggio e in grado di rilanciarsi nel mercato di riferimento purché siano definite le prospettive sia nel breve sia nel medio periodo", la Regione ribadisce la sua disponibilità al confronto e auspica che si giunga presto a un incontro con Adi.