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Sulla Sanac la preoccupazione del sindacato

C'è tensione tra i rappresentanti dei lavoratori in vista del tavolo nazionale fissato per mercoledì prossimo, Uiltec e Rsu lamentano lo stallo

Tensione in vista del tavolo nazionale sulla Sanac di Massa fissato per le 15 del prossimo mercoledì 27 gennaio: a registrarla sono Uiltec Toscana Nord con il segretario Massimo Graziani e la Rsu dello stabilimento massese Paolo Faggioni. 

“Non ci sono ancora notizie ufficiali da parte delle istituzioni nazionali - affermano i rappresentanti dei lavoratori in una nota - ma quasi sicuramente si proseguirà in questo tira e molla della proroga della fideiussione. Non ci sarà né un acquisto né una rescissione. Non ne possiamo più di questa situazione ma non possiamo fare altro che aspettare. La vendita purtroppo sarà sicuramente lunga".

Più di uno i dubbi espressi da Uiltec e Rsu aziendale, ma in particolare su tutti c'è l'impressione che Sanac sia "come Il Gattopardo: cambiano tutto forse per far sì che tutto rimanga com’è". Alla luce degli avvicendamenti al vertice aziendale locale, spiegano Graziani e Faggioni, "a noi risulta che al momento in realtà non ci siano buone nuove".

"Il 31 scade la fideiussione sull’acquisto da parte di Arcelor Mittal e non ci sono garanzie che la pratica venga chiusa. Si prevede un’altra proroga e si va avanti così, di mese in mese… E noi aspettiamo da anni che qualcosa cambi davvero", riassumono. "Per noi - sottolineano - la soluzione resta solo quella della vendita con Ilva e Sanac che devono restare in un ‘pacchetto’ unico”.

Evidenziano anche note positive: "Arrivano dai livelli produttivi che, finalmente, sono tornati quasi a pieno regime" con una sola persona in cassa integrazione per poche ore al mese e il ritorno degli ordini. "Dopo 9 mesi di stop abbiamo riacceso il forno e in prospettiva dovrebbe rimanere in funzione fino a giugno per evadere tutti gli ordini. Gran parte dall’Ilva e qualcosa anche dai clienti terzi".