Attualità

Piccole trote crescono e ripopolano il Frigido

Ecco il progetto per la tutela del fiume con immissioni di esemplari della specie autoctona Fario Mediterranea provenienti dalla Garfagnana

La densita di esemplari di trota autoctona Fario Mediterranea negli anni è andata a diminuire, così adesso ecco il progetto per la tutela e la salvaguardia del fiume Frigido che include varie immissioni programmate di nuovi esemplari. Si chiama Frigido sorgente di vita il piano proposto dall’Apuania Frigido APS che l’amministrazione comunale, tramite l’assessorato all’ambiente di Paolo Balloni, ha deciso di sostenere per l’anno in corso con un contributo omnicomprensivo di 3mila euro.

L’associazione massese di promozione sociale per la pesca sportiva si impegna ad effettuare tramite i propri associati un’azione di monitoraggio ambientale lungo il corso d’acqua e i suoi affluenti, Torrente Renara e Fosso Antona, per segnalare la presenza di discariche e rifiuti abbandonati, di raccoglierli con il contributo di volontari in collaborazione con Comune ed Asmiu promuovendo una serie di giornate ad hoc. Soprattutto, però, avvierà un intervento di ripopolamento del fiume con la trota Fario mediterranea, la specie autoctona presente nel Frigido.

“Negli ultimi anni - spiega Massimo Mattei che è presidente e rappresentante legale dell’associazione Apuania Frigido - il numero di esemplari della trota Fario Mediterranea nel nostro fiume è notevolmente diminuito sia perché minacciata da predatori alloctoni come i cormorani, ormai divenuti di casa, che distruggono le freghe delle trote sia per la presenza di rifiuti antropici abbandonati come le plastiche. La nostra associazione, fatta di amanti di pesca sportiva sul fiume, mira ad unire la nostra passione alla tutela ambientale e alla salvaguardia dell’ecosistema fluviale". 

Dunque ecco il progetto che propone una serie di immissioni scaglionate nell’anno di esemplari di trota Fario per ripopolare il fiume, così da ripristinare l’ecosistema originario e ridare letteralmente vita al Frigido. L’intento nella fase sperimentale è di monitorare per tutto un anno l’adattamento degli esemplari provenienti da allevamenti ittici certificati della Garfagnana al nuovo habitat e di controllarne la diffusione. Soddisfatto l’assessore Balloni che dichiara: “Un ottimo progetto che l'amministrazione comunale ha ritenuto di supportare".