La giuria della diciottesima edizione della rassegna d’arte contemporanea promossa dal Comitato Pro Torano per la direzione artistica di Emma Castè ha scelto l’installazione dell’artigiano ed artista di Carrara incentrata sul dialoga tra il marmo ed il ferro ma anche su temi efficaci e di attualità come il terrorismo. E’ la prima volta che il premio viene assegnato ad un artista autoctono. Nelle due precedenti edizioni era stato vinto da Paolo Franzoso (2014) e Maria Elisabetta Cori (2015). L’installazione di Monfroni è stata selezionata da un lotto di altre 32 opere creata da altrettanti artisti, italiani e stranieri, che hanno contaminato il borgo sopra Carrara fino al 13 agosto. La rassegna è stata caratterizzata, quest’anno, dal tema del “difetto” e dalla forza dei messaggi che gli artisti hanno portato tra vicoli, piazze e scantinati. Molto positivo il bilancio di un appuntamento che è tornato centrale nel mappamondo dell’arte contemporanea nazionale grazie ad una proposta artistica curiosa e potente, ad una esposizione mediatica costante che ne ha amplificato la portata e all’intreccio tra folklore, cibo e musica. “E’ stata senza dubbio – spiega il direttore artistico Castè – un’edizione da record con presenze che hanno superato le nostre aspettative. Il borgo ha pullulato, per 15 giorni, di visitatori che sono saliti fino a Torano per scoprire le opere ma anche per immergersi tra le strade e la gente del paese che con la sua ospitalità rende l’esperienza genuina e famigliare. Torano Notte e Giorno è unica nel panorama proprio perché ha saputo valorizzare l’arte senza perdere la sua identità. Oggi raccogliamo i frutti di anni di lavoro. Ringrazio tutti coloro che hanno lavorato e collaborato a questa edizione, tutti gli artisti e tutti i visitatori”.
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