Attualità

Cinquant'anni di Pefana anche in un libro

La tradizione che attraversa generazioni tra canti, balli e musiche dei menestrelli si prepara a rinnovarsi e intanto è narrata in un nuovo volume

La presentazione del libro

I menestrelli, i canti e i balli, le musiche e i personaggi: cinquant'anni di Pefana - la festa di Montignoso per eccellenza - adesso sono racchiusi oltre che nella memoria di generazioni anche in un libro. Il volume intitolato Pefana de Muntignoso è stato presentato nei giorni scorsi a Villa Schiff dal suo promotore Alfio Poggi accanto al sindaco Gianni Lorenzetti, alla consigliera Eleonora Petracci e ad alcune comparse con le celebri maschere, bastoni e campanacci.

La storia della Pefana di Montignoso inizia nel 1926 con varie pause dettate dal fascismo e dal dopoguerra, per poi riprendere negli anni '70 con qualche interruzione fino al 1974, data che si lega alla storia del Gruppo Folkloristico di Montignoso attivo fino ad oggi: "Quando avevo circa 9 anni erano poche le persone che festeggiavano – racconta Poggi –, poi negli anni abbiamo cominciato ad andare di casa in casa con il carretto, qualche strumento e le maschere. Quest'anno dal 29 Dicembre al 6 Gennaio ripercorreremo tutte le 8 frazioni di Montignoso con costumi e canti eccezionali".

Quelli ripercorsi nel volume, prosegue Poggi, "sono 50 anni che raccontano tutte le canzoni dei menestrelli, i canti più antichi e quelli che sono stati realizzati nel tempo per raccogliere il valore e l'identità montignosina, un riconoscimento dovuto agli autori, ai musicisti e a tutti coloro che hanno partecipato mascherandosi, a chi ha realizzato i costumi, a chi ha dedicato il proprio tempo insegnando ai ragazzi e ai bambini le canzoni".

"Quando pensiamo alla Pefana pensiamo immediatamente a uno dei tratti indistinguibili della nostra storia e della nostra tradizione – ha detto Lorenzetti – quello della festa e soprattutto dell'attesa è un ricordo che ognuno di noi porta con sé con divertimento e, perché no, un po' di sana malinconia per tempi andati e trascorsi in compagnia".

"Abbiamo voluto realizzare la pubblicazione di questo volume perché abbiamo sempre creduto nel valore delle nostre tradizioni – sottolinea Petracci – in questi anni, nonostante la terribile pagina di vuoto e restrizioni che ci ha lasciato e continua a causare il Covid-19, abbiamo mantenuto vivo il ricordo della festa cercando di recuperarla come veniva svolta anticamente, cercando nuove forme di condivisione, aggregazione e divertimento. Dopo una pausa lunga due anni, in cui la Pefana non ha mai smesso di essere festeggiata seppur con limitazioni, oggi volgiamo dedicare un documento da tramandare alle nuove generazioni perché la Pefàna di Montignoso non smetta mai di esistere".