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Massa Carrara, è "area di crisi complessa"

Il Consiglio regionale approva un testo a firma Bugliani, Marras, Capirossi e Mazzeo per il riconoscimento e l’attivazione di risorse nazionali

Il riconoscimento di area di crisi complessa è un passo necessario per ottenere finanziamenti statali. Oltre a proseguire in specifiche iniziative di sostegno, la giunta regionale deve attivarsi anche per stipulare al più presto un accordo di programma tra Governo, Regione, Enti locali e Autorità portuale di Marina di Carrara per la reindustrializzazione e la riqualificazione ambientale, le politiche attive per il lavoro, il reimpiego e la lotta alla disoccupazione.

Questo quanto previsto all'interno della mozione approvata all’unanimità dal Consiglio regionale. Ad illustrarla in aula è stato il consigliere regionale del Pd Giacomo Bugliani, primo firmatario insieme a Leonardo Marras, Fiammetta Capirossi, Antonio Mazzeo. Bugliani ha ricordato il protocollo d’intesa, siglato nel palazzo Ducale di Massa nell’aprile/maggio 2015, sugli interventi per la riqualificazione e riconversione dell’area industriale di Massa Carrara, atto prodromico all’accordo di programma per il riconoscimento della provincia quale “area di crisi complessa”. Tale riconoscimento era già stato concesso nell’aprile 2011 e nel 2014 la Regione ne ha chiesto formalmente la conferma. In questa prospettiva sono stati attivati tavoli tecnici specifici per i contenuti dell’accordo di programma, ma il riconoscimento formale non c’è ancora e l’accordo non può essere concluso. Il consigliere ha infine segnalato che il tasso di disoccupazione dell’area, secondo i dati Istat del 2014, va oltre il 16%, superiore sia a quello medio della Toscana (10%) che dell’Italia (12%).