Cronaca

​Negato l’incontro coi figli si impicca in carcere

Recluso per reati legati alla tossicodipendenza e ricercato per furto di merendine non riesce a domare la depressione che lo attanaglia

E’ bastato stringere un lenzuolo alle sbarre e lasciarsi cadere nel vuoto per morire nonostante i disperati tentativi di rianimarlo degli agenti di polizia penitenziaria. Il giovane detenuto lombardo da un po' di tempo soffriva di depressione e il suo stato si era aggravato da quando il tribunale dei minori non gli aveva concesso di vedere i due figli. Per un periodo era stato ai domiciliari con il braccialetto elettronico, ma poi era arrivata la detenzione e a questa non ha retto. Un doloroso suicidio che ancora una volta fa riflettere sulla mancanza di sicurezza dei detenuti nelle carceri italiane, quando invece questa dovrebbe essere assicurata dagli istituti penitenziari attivandosi per affrontare sia il fenomeno dell'autolesionismo in carcere in generale, sia la prevenzione del suicidio in particolare.