E’ in quella circostanza che avrebbe rivelato di aver subito un abuso da un giovane più grande di lei.
“Si è sempre fidata di me- ha raccontato la confidente al pm Alessandra Conforti-. Uscivamo insieme. Io l’avevo vista nervosa e mi sono preoccupata perché non era mai accaduto prima; era sempre stata solare. Parlando le ho fatto tirare fuori il problema. E lei mi ha detto una frase che mi ha sconvolta: “Ho paura, ho paura di sentire ancora dolore”. Poi mi ha detto “lui mi ha toccata, per forza”.
La psicologa che ha tracciato un profilo della adolescente, che si è costituita parte civile ha scritto “ha dei seri problemi cognitivi, chiunque frequentandola si accorgerebbe di questa situazione. Magari il deficit non è visibile se la si guarda bere un caffè, ma se lo dovesse preparare sì”.
L’imputato nega invece di aver intuito e quindi approfittato della fragilità psichica della giovane e si difende continuando a sostenere la tesi del rapporto consenziente ma per il ragazzo all’orizzonte si profila una pesante condanna.