Cronaca

Duplice omicidio, chiesto l'ergastolo per Mazzi

Il pm ha chiesto la massima pena per il giovane accusato di aver ucciso a coltellate in una rissa Fruzzetti e Baria. Momenti di tensione in aula

Udienza delicata al tribunale di Massa, dedicata interamente alla requisitoria del pm Rossella Soffio, che ha chiesto l'ergastolo per Andrea Mazzi, accusato di duplice omicidio per aver ucciso due giovani durante una rissa.

"Chiedo l'ergastolo in scienza e coscienza - ha detto il Pm davanti alla corte d'assise del tribunale di Massa - perché ho applicato il diritto e perché in coscienza credo sia l'unica pena giusta per chi ha ucciso, con accanimento, per futili motivi, con premeditazione e senza mai provare pentimento durante il processo. Credo, inoltre - ha concluso il Pm - che la comunità intera sarebbe più sicura con Mazzi in carcere a vita". 

In aula il Pm ha ripercorso, nella sua arringa, i fatti accaduti tra il 24 e il 25 dicembre 2013, in una centralissima piazza, davanti ad un pub; ha ricordato che "hanno cercato di fermarlo in sei, ma era una furia" e che la sua ex fidanzata ha "riconosciuto il coltello, che portava sempre agganciato ai pantaloni e che quella sera continuava ad aprire e chiudere, guardando Fruzzetti con occhi cattivi". 

Il Pm ha ricordato anche i messaggi lasciati su Facebook i giorni prima della "mattanza": "messaggi di sfida, minacce per chi apparteneva alla banda opposta". La guerra tra bande di quartiere e la supremazia di un gruppo sull'altro sono stati, secondo la Procura, gli unici moventi delle continue risse tra i ragazzi e poi degli omicidi.

Erano presenti i famigliari delle due vittime, le mamme, le sorelle e tanti amici, tutti in lacrime ascoltando il pm che ha dovuto ripercorrere gli attimi di quella che in aula è stata definita una "mattanza". Una delle madri dei ragazzi uccisi si è dovuta allontanare dall'aula non potendo reggere all'ascolto dei particolari di quella notte. Quando il pm ha chiesto l'ergastolo i parenti di Mazzi hanno manifestato il loro dissenso. Il 23 ottobre prossimo toccherà alla difesa che chiederà le attenuanti generiche per Andrea Mazzi, incensurato, soggetto a scatti d'ira per una personalità borderline e molto giovane all'epoca dei fatti.