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Orlando: "Uffici giudiziari in affanno"

Il Guardasigilli in visita al tribunale di Massa ha puntato il dito contro la carenza di organico e risorse: "Informatizzeremo il processo penale"

Il ministro della giustizia prova a guardare il bicchiere mezzo pieno, ma i numeri non lasciano scampo. 

"Il nostro sistema è frustrato - ha tuonato Andrea Orlando -; siamo arrivati ad avere oggi 9000 persone in meno che lavorano per la nostra giustizia, a fronte di 5 milioni di procedimenti in corso, molti di più di quanti ne conta la Germania, che ha una popolazione superiore alla nostra". 

Al ministro fa eco la presidente del Tribunale Maria Cristina Failla, che ha ricordato come a Massa Carrara la procura lavori con 15 magistrati, il 29% in meno rispetto a quanto prevederebbe l'organico completo.

Occorre dunque imparare a gestire la macchina della giustizia in economia e il primo passo è quello di informatizzare il processo telematico e in questo senso provvidenziale sarà l'aiuto che arriverà da Bruxelles, visto che quest'anno il ministero diventerà gestore di una quota dei fondi comunitari.

"Ne avevamo richiesti 400 milioni, ce ne sono stati dati 100 - ha detto Orlando -, di cui 50 milioni confermo andranno nell'informatizzazione dei processi penali".

Una strada su cui si è già mosso il tribunale di Massa con il progetto "procedura online" che consente di compilare le istanze direttamente on line e inviarle senza ingolfare gli uffici giudiziari.

Visto poi che le risorse scarseggiano, per Orlando è necessario ridurre le spese per l'esecuzione della pena che ammontano a 3 miliardi l'anno. Colpa dell'eccessivo ricorso al carcere. 

Da qui il plauso del ministro per la sperimentazione dell'istituto della messa alla prova anche a Massa. In sostanza l'imputato che ha commesso un reato che prevede una pena fino a 4 anni può farsi sospendere il processo e per impegnarsi in lavori di pubblica utilità. Se il percorso va a buon fine il reato viene estinto e il processo decade.