Cultura

Quei tesori nascosti nel cuore della Toscana

I soci di Italia Nostra delle sezioni di Pisa, Arcipelago Toscano, Lucca e Massa Montignoso hanno fatto visita al noto critico d'arte Carlo Pepi

Carlo Pepi racconta la sua collezione d'arte

Un privilegio e un'onore, quello vissuto ieri dai soci toscani di Italia Nostra, che quasi in punta di piedi si sono lasciati accompagnare da Carlo Pepi all'interno di Villa dei Gioielli e Villa Montelisi, due scrigni di preziosi tesori adagiati sulle colline di Crespina.

Lui, raffinato critico d'arte noto soprattutto per aver screditato da subito l'attribuzione a Modigliani delle famose teste ripescate nei fossi di Livorno nel 1984, è anche un inguaribile collezionista. Nelle due ville Pepi custodisce qualcosa come 20mila opere fra dipinti, disegni e incisioni, con tele di Giovanni Fattori, Silvestro Lega e Amedeo Modigliani. 

Ai soci di Italia Nostra, delle sezioni di Pisa, Arcipelago Toscano, Lucca e Massa Montignoso, Pepi ha raccontato le sue collezioni, non lesinando curiosità e aneddoti. "Si è trattato di un evento speciale, se pure informale - hanno commentato coloro i quali hanno avuto il privilegio di partecipare alla visita - per la presenza di tanti soci arrivati da varie parti della Toscana per quella che si è rivelata anche un'occasione di conoscenza e dialogo". 

La visita di ieri è stata organizzata dalla professoressa Ewa Karwacka e dall'ingegner Gabriele Del Guerra. Le due ville che conservano le opere raccolte negli anni da Pepi sono visitabili da tutti, su prenotazione.