Accanto all’indagine sull’omicidio del maresciallo, che vede ancora gli inquirenti alla ricerca della verità in quanto non chiare le posizioni dei figli dell’assassino, parte un’altra inchiesta, quella contro tutti coloro, e non sembrano pochi, che hanno postato insulti alla memoria del militare e all’Arma dei carabinieri.Insultare su Facebook è diffamazione aggravata, dato che le offese sul social network sono equiparate alla diffamazione a mezzo stampa, quindi gli autori dei post che saranno identificati dovranno rispondere dell’ illecito davanti alla Legge.