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Pronto soccorso, per l’estate è allarme collasso

A manifestare le proprie preoccupazioni con una lettera aperta è il delegato Cgil Evandro Dell’Amico, "poco personale e spazi insufficienti"

«Non sarei l’irriducibile difensore del servizio sanitario pubblico – scrive il rappresentate RSU della Cigil Dell’Amico - se non significassi l’estrema preoccupazione nell’ascoltare gli operatori. Conosco, in qualità di dipendente, tutti i meandri dei vecchi ospedali e mi sto ambientando al nuovo: quanto affermo è, quindi, frutto di esperienza vissuta e ascolto dei colleghi e dei concittadini. Con l’estate alle porte, un modello di accoglienza inadeguato e - prosegue Dell’Amico - spazi insufficienti, l’utenza subirà nocive conseguenze. Prevedo un “massacro” del servizio pubblico ed in particolare, degli operatori che lavorano in prima linea nel punto nevralgico del sistema sanitario: il pronto soccorso. Il personale medico e paramedico non merita l’esposizione a questi rischi di “aggressione” da parte di un’utenza impaurita ed insoddisfatta, in quanto per mia testimonianza diretta, lavorano quotidianamente con professionalità e spirito di sacrificio. Vi sia quindi, prima dell’ estate, - conclude Evando Dell’Amico - una mobilitazione di sindacati e associazioni affinché i cittadini ricevano il giusto servizio socio-sanitario.”