Cronaca

​Prosegue l’operazione Black Marble

Sequestrati dalla Procura di Massa Carrara 1,4 milioni nell’ambito dell'operazione sfociata con la denuncia nei confronti di 30 persone

L'indagine di polizia giudiziaria svolta dai finanzieri ha riguardato un collaudato sistema di evasione fiscale perpetrato da imprenditori operanti nel distretto del marmo di Carrara nonché da altre persone, molte delle quali di origine asiatica, in particolare indiani, collegati agli industriali del marmo.

Durante le indagini è stato riscontrato il trasporto da parte di alcuni corrieri di denaro contante destinato al pagamento in nero di partite di marmo.

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti in due anni gli indagati non avrebbero dichiarato beni per complessivi 86,9 milioni di euro. L'Ires evasa sarebbe stata di 14,6 milioni di euro e l'Irpef di 5,7 milioni.

Gli indagati dovranno quindi rispondere dell’accusa di evasione fiscale, falso, attività abusiva, di prestazioni di servizi di pagamento, ricettazione e riciclaggio. Nel frattempo la procura ha disposto stamani il sequestro preventivo di somme di denaro, beni immobili ed immobili, nella disponibilità degli indagati per un valore di 1,4 milioni di euro.

“Le indagini hanno permesso - ha spiegato stamani il procuratore Aldo Giubilaro nel corso di una conferenza stampa- di individuare conti correnti esteri intestati a società di schermo con sede in Paesi

a fiscalità privilegiata e riconducibili a imprenditori del lapideo”.

Secondo quanto emerso alcuni indagati avrebbero già iniziato a versare le somme relative alle imposte evase e alle sanzioni applicate. Versamenti che hanno permesso allo Stato di introitare 4,6 milioni di euro.