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Metà artigiani in allarme nel caos moratorie

Almeno 2.500 imprese della provincia hanno beneficiato del congelamento delle rate e ora in molte guardano alla proroga col timore delle segnalazioni

È allarme tra gli artigiani della provincia di Massa Carrara per il caos generato all'orizzonte della proroga delle moratorie per il pagamento delle rate di mutui e prestiti che include il timore di essree segnalati alla centrale rischi della Banca d'Italia. A dar voce alla crescente preoccupazione che coinvolge sul territorio provinciale circa 2.500 aziende è Cna, che intravede nella proroga alla moratoria il rischio di "un pericolosissimo boomerang per almeno un’impresa su due che aveva aderito alla possibilità di 'congelare' il pagamento delle rate di mutui, prestiti e leasing previsto dal Decreto sostegni bis poi diventato Decreto Imprese".

"Fino al 31 Dicembre, questo il nuovo termine e previa una semplice comunicazione entro il 15 Giugno, le imprese - spiega l'associazione di categoria in una nota - possono chiedere al proprio istituto bancario di continuare a beneficiare della sospensione della quota capitale del mutuo e sulle operazioni di leasing senza l’obbligo da parte dell’istituto di Credito di essere segnalate alla centrale rischi della Banca d’Italia".

Ma secondo Cna non sta andando esattamente così. “In questi giorni – analizza Paolo Ciotti, direttore Cna Massa Carrara – ci sono arrivate diverse segnalazioni da parte dei nostri associati di tentativi da parte di alcuni istituti bancari di dissuasione a non prorogare la moratoria dietro il paventato rischio di segnalazione alla centrale dei rischi con tutte le conseguenze che ne derivano. Il dispositivo almeno secondo noi è chiaro, ma riscontriamo che c’è ancora molta confusione nell’interpretazione di questa norma nazionale”.

Stando ad una stima di Cna sono almeno 2.500 le imprese artigiane della provincia di Massa Carrara che hanno beneficiato della moratoria di cui almeno la metà intenzionata a prorogare la sospensione