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​Referendum costituzionale: 8 sindaci per il sì

Ci sono 8 sindaci in Provincia di Massa-Carrara che hanno deciso di firmare l’appello per il sì nel referendum costituzionale confermativo

Gli otto sindaci che sin sono schierati sono stati: Alessandro Volpi (Massa), Angelo Zubbani (Carrara), Camilla Bianchi (Fosdinovo), Cesare Leri (Comano), Claudio Novoa (Mulazzo), Riccardo Varese (Podenzana), Carletto Mazzoni (Bagnone) e Enzo Manenti (Licciana Nardi). Quasi tutti del PD, ma qualche dissenso c’è se è vero che mancano le firme dei sindaci di Montignoso e Fivizzano.

Il comitato provinciale per il no si è detto sconcertato da questa scelta di parte che non deriva da singole posizioni, "perché - si legge nella nota diramata dal comitato per il no -  ogni persona è libera a livello individuale di avere le proprie idee ed esprimerle, anche sul referendum costituzionale. Altra cosa è farlo in qualità di Sindaco di una comunità, utilizzando il proprio ruolo istituzionale per fini propagandistici e politici.

E’ lecito avere opinioni diverse sui temi della democrazia parlamentare, del rapporto fra l’esecutivo ed il Parlamento e fra il governo centrale e le autonomie locali, sui limiti del bicameralismo perfetto, ma quando si approva una riforma delle istituzioni bisogna spiegare ai cittadini quali sono gli effetti reali, invece di mascherarli. Entrando nel merito dell’appello - prosegue la nota -viene da chiedersi se i sindaci firmatari hanno capito che la riforma dal punto di vista delle valenze territoriali schiaccia le autonomie locali, riportando nella competenza esclusiva dello Stato materie di specifico interesse regionale come, ad esempio, il governo del territorio o la sanità?  Crediamo che la posta in gioco richieda da parte di tutti uno sforzo di serietà, a cominciare da quei sindaci, e ci sono, che pur figurando tra i firmatari del manifesto non lo condividono e non condividono tutti i contenuti della riforma. Misteriosamente alcuni di loro, che sappiamo orientati per il NO, sono nella lista. Il comitato su tutto questo -si legge  a conclusione della nota - invia una lettera ai sindaci e, in copia, al Prefetto".