Cronaca

Riciclaggio mezzi pesanti rubati, 4 indagati

​Rubavano autoarticolati, ne alteravano il telaio e poi li rimettevano sul mercato attraverso la loro azienda di autotrasporto, con sede a Massa

Quattro persone sono state scoperte dalla polizia stradale e indagate per concorso in riciclaggio: si tratta dei due titolari dell'azienda, padre e figlio entrambi massesi, 54 e 34 anni, un conducente di mezzi pesanti, complice dei due e la compagna del 34enne. 

Gli autoarticolati venivano rubati in Italia e nascosti nel piazzale della ditta, dove i telai venivano modificati e dove venivano applicate targhe olandesi; poi i mezzi pesanti venivano venduti o noleggiati e tornavano a transitare per le autostrade italiane. E' stato un casuale controllo della stradale massese a scoprire che la carta di circolazione di un mezzo fermato non corrispondeva al numero di telaio e da lì sono partite le indagini che hanno portato al sequestro nella notte di quattro autoarticolati parcheggiati nel piazzale della ditta massese, punzoni di varie dimensioni per riprodurre le sigle alfanumeriche dei telai, targhe di veicoli, carte di circolazione false di origine olandesi. Infine nel piazzale è stata ritrovata una ingente quantità di rifiuti pericolosi, soprattutto batterie esauste, per i quali i titolari non possedevano alcuna licenza di smaltimento. L'operazione ha preso il nome di hand grenade, ovvero bomba a mano, il soprannome del padre, mente della truffa che, secondo gli inquirenti muoveva un giro di denaro di diversi milioni di euro.