Cronaca

Riciclaggio, nei guai un imprenditore di Fivizzano

La Dia di Genova ha sequestrato in via preventiva beni e quote societarie per 20 milioni di euro e notificate tre ordinanze di custodia cautelare

Ai tre pregiudicati, già in carcere, è stata notificata una nuova ordinanza cautelare. Già arrestati a giugno per aver reimpiegato beni e titoli bancari provenienti da bancarotta fraudolenta, le tre persone sono accusate, a vario titolo, di trasferimento fraudolento di valori, riciclaggio, reimpiego di denaro di provenienza delittuosa e falso.

Il sequestro dei beni e la notifica delle ordinanze di custodia cautelare nascono da indagini compiute dalla Dia di Genova su alcuni personaggi che gli inquirenti definiscono "contigui" alla 'ndrangheta e che fanno capo a Domenico Romeo, arrestato nel novembre 2014 e sottoposto a misura di prevenzione personale e patrimoniale emessa dal tribunale della Spezia.

I tre provvedimenti restrittivi personali effettuati sono a carico di un uomo residente alla Spezia, ad un imprenditore di Fivizzano e ad una donna residente a Nizza tutti già detenuti, il primo ai domiciliari e gli altri due a Massa Carrara e Genova

Secondo quanto ricostruito dagli uomini della Dia genovese, la banda, di cui l'imprenditore di Fivizzano manteneva il comando nonostante i periodi di detenzione e le condanne già subite per reati simili, gestiva con intestazioni fittizie molte imprese, segmentando l'attività economica tra varie società che venivano fatte fallire.

Dopo il fallimento il portafoglio clienti, le risorse umane e i mezzi venivano trasferiti in altre società, lasciando debiti e utilizzando normative e strumenti fiscali e previdenziali in danno dell'erario. Il sequestro preventivo di quote societarie, beni mobili e immobili, rapporti bancari e assicurativi, titoli di credito, capitali sociali e partecipazioni societarie sono, secondo la Dia, tutti direttamente o indirettamente riconducibili all'uomo di Fovozzano.