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Non siamo barbari, aziende del marmo contro il Fai

Il Coordinamento delle imprese lapidee apuo-versiliesi chiede le scuse dal presidente del Fai che li ha paragonati ai tifosi del Feyenord

L'invito viene dal Coordinamento delle imprese lapidee apuo-versiliesi dopo la lettera che in presidente del Fondo italiano per l'ambiente, Andrea Carandini, ha scritto al primo ministro Matteo Renzi anche a proposito del piano paesaggistico della Toscana.

"Barbari - ha scritto Carandini - non sono solo coloro che imbrattano e danneggiano la Barcaccia del Bernini, ma anche coloro che vedono la soluzione dei problemi economici dell'Italia nell'ulteriore degrado del paesaggio italiano". Nella lettera Carandini definisce "grave" il maxi-emendamento presentato dal Pd toscano, "il quale vorrebbe trasformare le direttive "vincolanti" del piano paesaggistico in corso di approvazione, frutto del lavoro della stessa giunta regionale Pd, in meri 'indirizzi'". 

"E' inaccettabile - dicono gli imprenditori del settore lapideo - una dichiarazione come questa da parte del Presidente del Fai che promuove le bellezze dell'Italia, monumenti e opere d'arte realizzate dall'antichità ad oggi con i materiali lapidei e col sudore e la fatica degli uomini". 

Il Coordinamento, infine, "ringrazia il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, il segretario del Pd Dario Parrini, i consiglieri regionali e provinciali, i sindaci e le associazioni sindacali e di categoria che, invece, con le loro posizioni basate sul buon senso e la loro capacità di ascolto stanno promuovendo una politica volta a salvaguardare gli interessi di tutti, a non sacrificare "gli uni per gli altri", ma a cercare una soluzione che possa far convivere la storia, il lavoro e il futuro con le esigenze di salvaguardare l'ambiente.

Il presidente della Regione Enrico Rossi parla di una versione finale del piano del paesaggio che "terrà conto sia dell'aspetto di tutela sia dell'aspetto del lavoro". "Ci sarà una versione finale che concilierà tutte queste cose - ha aggiunto -. Il resto sono tutte chiacchiere, politicismi, invettive che sono normali e che noi stiamo governando nel miglior modo possibile". Sulle polemiche relative al maxiemendamento del Pd e l'assessore all'urbanistica Anna Marson, madrina del provvedimento, Rossi ha detto di credere "che molti di voi parlino senza sapere nulla, senza aver letto una riga del piano del paesaggio, compreso autorevolissimi commentatori".