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​Sicurezza in cava, firmato il protocollo

Le procure di Massa e Lucca, la Corte di appello di Firenze e di Genova, insieme alla Regione Toscana, hanno firmato il protocollo d’intesa

Un piano straordinario biennale che porterà ad aumentare i controlli in cava e nelle aziende del comparto lapideo. Una firma storica che dovrebbe cambiare radicalmente il concetto di sicurezza in cava.

L’idea, come spiegato dal procuratore di Massa Carrara, Aldo Giubilaro è quella di “riprodurre il sistema di controllo e verifica avvenuto in passato a Prato. Grazie a quell’intervento è stato possibile monitorare e verificare il 70% delle imprese a rischio. Adesso questo modello deve essere riproposto sulle cave”.

“L’accordo – ha spiegato il presidente della regione Toscana Enrico Rossi – prevede un investimento massiccio ma inevitabile. I dati riportano una situazione drammatica. Non solo si contano già otto morti dall’inizio dell’anno, ma ben un incidente registrato ogni due giorni. Nessun altro comparto ha dei dati così preoccupanti.

Il piano straordinario – prosegue Rossi- porterà ad aumentare i controlli in cava e nelle aziende del settore lapideo, metterà a disposizione delle stesse procure giovani del servizio civile regionale e personale amministrativo delle Asl. L'obiettivo è aumentare la sicurezza e ridurre gli incidenti sul lavoro.”