Attualità

​Sotto l'albero di Natale niente lavoro

Gli operai della ditta Costa si sentono lavoratori di serie B. Delusi e amareggiati anche i sindacati

Sono scesi in piazza i 50 operai di Costa perché l'azienda, nonostante sia stata ritenuta idonea all'operatività, è rimasta chiusa e il Prefetto vicario non ha aperto le porte alla speranza: la Provincia non firma le autorizzazioni necessarie dal 31 luglio, giorno dell'ultimo incendio avvenuto al capannone A della ditta Costa, dove si lavorava carta e plastica. Eppure è stato ripristinato l'impianto antincendio e sono stati ricomprati tutti i macchinari distrutti investendo più di 250 mila euro. Buone notizie erano arrivate anche dal Tar, che aveva dichiarato agibile il capannone B, quello dove si lavorava il rifiuto urbano (Rsu), nonostante quanto denunciato dal comune di Aulla. Ma , irremovibile, la Provincia continua a negare la ripresa delle attività poiché il tutto è al vaglio dei tecnici e si stanno ancora aspettando dal comune di Aulla le autorizzazioni di agibilità dell'intero fabbricato e quella per l'allaccio delle fognature. Intanto da sei mesi gli operai sono in cassa integrazione e per loro non c'e niente di certo, se non che con il 31 dicembre terminerà anche l'ammortizzatore sociale.