Le richieste di rinvio a giudizio sono state firmate dal procuratore Aldo Giubilaro, come riferito dall'agenzia Ansa. Gli imprenditori in questione avrebbero pagato le tasse in misura inferiore a quanto previsto dalla legge grazie a un accordo sulle tariffe sottoscritto fra le associazioni di categoria degli industriali e l'amministrazione comunale nel 2009. Il reato contestato agli amministratori pubblici è l'abuso d'ufficio.
In particolare la procura contesta il valore di mercato assegnato al marmo: l'accordo messo in discussione prevedeva cifre comprese fra i 46 e i 250 euro a tonnellata contro un valore reale molto più elevato, fra i 350 e i 3.000 euro a tonnellata.