Il 18 Marzo, dopo 12 giorni dall’installazione, era stato rubato l’apparecchio salva vita che nonostante i molteplici appelli dell’associazione non è tornato al proprio posto. Un atto spregevole di chi non ama la vita è stato tamponato in soli 20 giorni dall’apporto tecnico di Claudio Magni della Sempimpianti, dall’Autorità portuale e dalla solidarietà e dall’amore di cittadini e volontari che hanno contribuito all’acquisto di un nuovo defibrillatore semi automatico esterno.
“Teo e Fabri per un cuore che batte” ha risposto all’ insensato gesto con due inaugurazioni, sì perché un secondo Dae è stato installato al bar Sonia, nel viale XX settembre ad Avenza, grazie al finanziamento della Graziani Marmi.