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Acqua salata in Toscana, a Carrara primato apuano

Manca solo Massa altrimenti la Toscana avrebbe fatto l'en plain, nove città capoluogo su dieci nei primi posti per le tariffe più alte d’Italia

Un’indagine dell’ Osservatorio prezzi e tariffe di Cittadinanzattiva sui costi sostenuti dai cittadini per il servizio idrico integrato nel 2015 vede le regioni centrali in pole position per tariffe più alte.

Il centro con 511 euro annuali e un maggior incremento rispetto al 2014 (€468, +9,2%), segue l’area settentrionale (+5,1%) e quindi quella meridionale (+3,2%). A livello regionale, le tariffe più elevate si riscontrano nell’ordine in Toscana, Marche, Umbria, Emilia Romagna e Puglia.

Fra i capoluoghi di provincia, le città più care si confermano essere le toscane: Grosseto e Siena con €663 prendono il posto occupato nel 2014 da Firenze, seguono Livorno (€628), Pisa (€621), Carrara (609€).

Un respiro di sollievo per Massa? No, l’oro blu a Massa costa 517 euro a famiglia, posizionandosi, così, al 15esimo posto, che non è male considerata la media annuale nazionale di 370 euro. Certo, per la prima volta i massesi saranno contenti di lasciare il “caro” primato a Carrara.

Tina Napoli, responsabile politiche dei consumatori di Cittadinanza dichiara “Auspichiamo che l’introduzione del nuovo sistema di regole omogenee, in tema di qualità contrattuale, possa essere un primo passo per porre tutti i cittadini in una situazione paritaria a livello di diritti legati agli aspetti commerciali, in attesa di un simile provvedimento sulla qualità tecnica che garantisca a tutti l’accesso e la continuità del servizio stesso”