Attualità

Acquedotti colabrodo, esposto alla Corte dei Conti

Il Codacons ha presentato un esposto alla magistratura contabile chiedendo di far luce su eventuali omissioni degli enti locali toscani

Lavori a un acquedotto - foto di repertorio

Secondo l'ultima indagine dell'Istat sulle perdite registrate dalle reti idriche italiane, i dati che riguardano molte città toscane sono preoccupanti: nel 2020 alcuni capoluoghi avrebbero registrato perdite superiori alla media nazionale. Qualche esempio? Sempre secondo l'Istat, a Massa l'acquedotto disperde il 62,9% delle forniture idriche, Prato il 51,6%, a Grosseto il 49,4%, a Pistoia il 48,5%, a Firenze il 44,8%.

Alla luce di questa situazione, l'associazione di consumatrori Codacons ha presentato un esposto alla Corte dei Conti affinchè venga fatta luce su eventuali omissioni degli locali per risolvere queste criticità. 

Nel dettaglio il Codacons ha chiesto alla magistratura contabile di aprire una indagine nei confronti della Regione e delle Autorità di vigilanza locali, inclusi coloro che gestiscono la risorsa idrica per un eventuale "violazione dei principi di economicità ed efficienza che regolano la Pubblica Amministrazione - scrive il Codacons in una nota - con gravi ripercussioni, disservizi e disagi a discapito della collettività".