Cronaca

La piena travolge il ponte crollato

Il crollo risale ad aprile, ma i detriti sul fiume Magra non erano ancora stati rimossi e si teme che la forza delle acque possa portarli via

L'8 aprile, in pieno lockdown, crollò il ponte di Albiano sul fiume Magra. Sei mesi dopo le piogge insistenti di questo inizio d'autunno hanno sommerso i piloni in cemento e i detriti non ancora rimossi del ponte crollato.

La struttura crollata è tutt'ora sotto sequestro e c'è un'indagine in corso per accertare eventuali responsabilità del crollo.

La situazione è pericolosa e si teme che i grossi pezzi di cemento possano esser trasportati via dalla corrente, facendo danni in altre parti del corso del fiume o addirittura creando delle dighe che possano portare all'esondazione del fiume.

Sul ponte c'è ancora il furgone rosso di un corriere, con il conducente che rimase bloccato in mezzo al crollo, per fortuna senza gravissime conseguenze.

Il ponte dovrà essere ricostruito da Anas e il presidente della Regione Enrico Rossi era stato nominato commissario per la ricostruzione.