Cronaca

Scoperte due banche abusive in pieno centro

In due anni gli sportelli illegali hanno inviato in Marocco più di cinque milioni di euro. Sette arresti, 23 indagati in molte località toscane

In due anni hanno movimentato fra l'Italia e il Marocco più di cinque milioni di euro le due banche abusive scoperte dalle Fiamme Gialle, con sportelli illegali attivi in alcuni negozi del centro storico del capoluogo, in una macelleria e in due agenzie di viaggio.

L'inchiesta è culminata con sette arresti, cinque in carcere e due ai domiciliari, e l'obbligo per cinque individui di presentarsi alla polizia giudiziaria. Complessivamente però le persone coinvolte sono 23, per lo più di nazionalità marocchina, e abitano a Firenze, Fucecchio, Figline Valdarno, Sesto Fiorentino, Signa, San Casciano Val di Pesa, Massarosa Massa e Desenzano sul Garda, in provincia di Brescia. 

Secondo la ricostruzione degli inquirenti, intorno alle due banche agivano due gruppi criminali, organizzati per esercitare abusivamente l'attività finanziaria e per riciclare denaro trattenendo una commissione del 20 per cento per ogni operazione.  

I soldi, spesso provento di attività illecite, venivano trasferiti in Marocco eludendo i tradizionali canali del sistema bancario: bastava inviare via Whastapp la foto di un'attestazione della somma di denaro che doveva essere consegnata in Marocco e gli operatori degli sportelli abusivi aperti nel paese nordafricano provvedevano a consegnare i soldi al destinatario. Le due banche erogavano anche prestiti fino a 150mila euro.