Cronaca

Pestaggi in caserma, indagati 37 carabinieri

Chiuse le indagini per i presunti abusi su cittadini stranieri nelle caserme di Aulla e Licciana Nardi. Nell'inchiesta 189 capi di imputazione

Sono reati pesantissimi quelli contestati ai carabinieri a cui sono stati notificati gli atti di conclusione delle indagini nell'inchiesta della procura di Massa Carrara sui presunti abusi commessi nelle caserme della Lunigiana nei confronti di cittadini stranieri: lesioni, falso in atti, abuso d'ufficio, rifiuto di denuncia,sequestro di persona, violenza sessuale, quest'ultima in un solo caso ad Aulla e possesso di armi che nello specifico sono coltelli per lo più trovati dalle perquisizioni nelle case degli indagati.

La chiusura delle indagini è stata notificata a trentasette militari tra brigadieri, marescialli e appuntati. L'inchiesta lambisce anche i vertici del comando provinciale e della caserma di Pontremoli. 

Tra i presunti abusi su cui si sono concentrate le indagini, iniziate nel febbraio scorso, ci sono le minacce pesantissime rivolte a cittadini extracomunitari, le lesioni come nel caso di un uomo a cui sarebbe stata sbattuta la testa contro il citofono di una caserma, i colpi di manganello sulle mani appoggiate alle portiere delle autodurante i controlli e le scariche elettriche prodotte da due storditori per convincere uno spacciatore a rivelare dove tenesse la droga.  In un caso, nella caserma di Aulla, su un giovane marocchino sarebbero stati commessi abusi sessuali.  

Nell'ambito dell'inchiesta chiusa nei giorni scorsi, sono già stati arrestati quattro carabinieri nel giugno scorso. Uno soltanto è finito in carcere mente per altri otto sono scattate diverse misure cautelari come il divieto di dimora e la sospensione dai pubblici uffici.