Un supereroe con il camice bianco e un potere speciale, quello di curare i bambini. Camice, cuffia in testa, copriscarpe e stetoscopio al collo, il piccolo Roberto ha festeggiato il Carnevale vestendo i panni del medico che lo ha curato, il dottor Giuseppe Santoro.
Tutto ha inizio all'ospedale del Cuore di Massa. Lì Roberto, da piccolo paziente incontra il suo supereroe in carne ed ossa. Entrambi di origine campana, si sono conosciuti durante la pandemia da Covid-19. Roberto, molto piccolo, aveva contratto il virus e i genitori avevano deciso di sottoporlo ad un ecocuore per accertare le sue condizioni di salute. E’ in quell’occasione che scoprono un soffio al cuore, i successivi accertamenti rivelano una patologia cardiaca. La prospettiva iniziale è quella di un intervento a cuore aperto, fino all’incontro con Giuseppe Santoro, emodinamista pediatrico di Monasterio.
Il dottore “supereroe” spiega ai genitori che, all’Ospedale del Cuore, la patologia di Roberto può essere curata senza aprire il torace, ma passando dai vasi sanguigni, con una procedura mini-invasiva che comporta meno rischi per il bambino e un più rapido recupero. Roberto e la sua famiglia arrivano, quindi, all’Ospedale del Cuore e il bambino viene sottoposto alla procedura. Il recupero è rapidissimo e dopo pochi giorni, il piccolo torna a casa, pronto per il suo primo giorno di scuola materna. Da quel giorno il dottor Santoro è il suo “supereroe”.
“Quando abbiamo chiesto ai medici che hanno visitato Roberto di indicarci il nome di un professionista cui affidarci, tutti - racconta la mamma di Roberto - ci hanno indicato il dottor Santoro. E avevano davvero ragione. Posso descrivere la nostra esperienza all’Ospedale del Cuore con una sola parola: eccellenza. Abbiamo toccato con mano professionalità e gentilezza a partire dall’accettazione; l’ospedale si è preso cura di noi pensando ad ogni cosa. Siamo grati veramente a tutti, impossibile nominare ciascuno perché sono tantissimi, abbiamo trovato conforto in tutti, dall’Oss che mi ha consolata fuori dalla sala operatoria, ai medici e agli infermieri che venivano a trovarci in camera. Il dottor Santoro poi ha una capacità speciale, quella di instaurare una complicità unica con i suoi piccoli pazienti”. E di diventare il loro supereroe.