Cronaca

Spaccio in segheria, droga a chili e armi sotto alla legna

Operazione dei carabinieri, dietro all'attività imprenditoriale si nascondeva un maxi giro di stupefacenti. Due arresti

Le armi sequestrate dai carabinieri

Due arresti, 7 perquisizioni domiciliari nei confronti di altrettante persone coinvolte in un maxi giro di spaccio di droga. Sequestrati un arsenale di armi e 14 chili di stupefacenti nascosti in una segheria dove veniva venduta legna da ardere. I clienti chiamavano per fissare un appuntamento per l'acquisto delle dosi chiedendo però legna o pellet.

L'operazione ha visto coinvolti una cinquantina di carabinieri del comando provinciale di Massa Carrara oltre che unità cinofile e antiesplosivo di Firenze e Pisa San Rossore.
Individuati 3 fucili calibro 12, 1 carabina calibro 22, 1 pistola semiautomatica calibro 7,65 e 2 revolver tra cui una calibro 357 con relativo munizionamento che erano stati nascosti in parte sotto le cataste di legna e in parte - le armi lunghe - dentro tubi di plastica sigillati.

Poi la droga. Sempre nella segheria sono stati scoperti e sequestrati, durante la perquisizione, 802 grammi di hashish e 510 grammi di marijuana nascosti dentro ad un contenitore in plastica interrato e coperto dalla legna. Nell’abitazione di uno degli arrestati sono stati trovati 52 grammi di hashish e 28 di marijuana.

In manette sono finiti un uomo di 38 anni che, come spiegano dall'Arma, pur essendo operaio in una società partecipata gestiva anche una rivendita di legnami che usava, come emerso dalle indagini, come copertura per lo spaccio di droga ed il su complice, un uomo di 39 anni.

Nel corso dell’indagine è stata documentata la metodologia dello spaccio: gli acquirenti, conoscenti di vecchia data del titolare dell’attività preannunciavano il loro arrivo con una breve telefonata nel corso della quale coprivano le loro vere intenzioni, ovvero l’acquisto dello stupefacente mai sopra ai 50 grammi questo per evitare – almeno nelle loro intenzioni - di essere tratti in arresto per detenzione ai fini di spaccio, con la richiesta di legna da ardere o pellet. Il titolare, aiutato da un suo operaio, dopo aver ricevuto la prima chiamata recuperava il giusto quantitativo di droga nascosto nei bidoni interrati e coperti da cumuli di segatura o tra le cataste di legna stoccate per la vendita al dettaglio. 

L’indagine, durata circa 3 mesi, ha permesso di rinvenire e sequestrare complessivamente oltre 14 chilogrammi di droga tra hashish e marijuana per un valore di mercato di circa 100mila euro.