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Il carcere fa acqua e scatta l'emergenza

Il garante dei diritti dei detenuti della Toscana Corleone in visita al carcere di Massa ha denunciato la grave carenza idrica nella struttura

Nel carcere di Massa sono ospitati 219 detenuti. La struttura è stata visitata oggi dal garante dei diritti dei detenuti della Toscana Franco Corleone che ha denunciato lo stato di emergenza sul fronte idrico. Corleone si è recato nel carcere dopo aver ricevuto le lettere di alcuni detenuti.

Il problema, scrive in una nota Corleone, riguarda più aspetti. Uno è quello del "piano terra della sezione B, quello che dovrebbe ospitare l'infermeria", che invece "è chiuso e inutilizzato a causa di perdite dai tubi sotto il pavimento. Questo nonostante che la sezione sia stata oggetto di ristrutturazione pochi anni fa". 

Poi c'è la generale "carenza d'acqua per via della portata insufficiente" nel resto del carcere. "Il gestore idrico della zona, Gaia, dovrebbe a breve effettuare un sopralluogo per verificare quali interventi siano necessari", spiega sempre il garante. 

C'è poi il problema del "pozzo artesiano, che sopperiva in qualche modo alle carenze, ma al momento non è utilizzabile a causa della rottura di una pompa". 

Problemi che, ha spiegato Corleone, devono essere presi in considerazione e risolti il prima possibile. Anche perché a Massa "non c'è la figura del garante cittadino, mi attiverò per sollecitare il Comune"; inoltre è necessario "rafforzare la struttura amministrativa e l'area educativa". A questo si aggiunge, ha detto ancora il garante il problema della direzione: l'attuale direttore Paolo Basco occupa infatti la carica in reggenza essendo direttore del carcere di Arezzo. "Presto Massa dovrà avere un direttore a tempo pieno", conclude nella nota Corleone.