Un escursionista di 72 anni, di nazionalità francese, è stato ritrovato senza vita nella giornata di oggi, domenica 5 Ottobre, ma le ricerche erano già cominciate ieri: l'uomo, infatti, doveva rientrare al rifugio "Nello Conti", in località Ai Campaniletti, a oltre 1.400 metri, ma non si è fatto vedere e, per questo, è scattato l'allarme.
Secondo quanto ricostruito, l'uomo era partito ieri da Modena e stava proseguendo sulla via Vandelli per raggiungere proprio il rifugio "Conti", dove aveva prenotato per la notte. Non vedendolo arrivare, però, i rifugisti hanno lanciato l'allarme. A intervenire sono stati i tecnici del Soccorso Alpino Speleologico Apuane e Alta Toscana, con le squadre di Lucca e Massa che si sono attivate attorno alle 20,30.
Nella notte, però, i soccorritori hanno dovuto far fronte a un meteo pessimo, con pioggia fitta e scarsa visibilità. Dal passo Tambura hanno effettuato la discesa verso il rifugio "Conti", ma la visibilità sul versante massese era prossima allo zero. Per questo, le squadre, attorno alle 3 di notte, sono state costrette a ritornare ai mezzi.
Le operazioni sono riprese poi nella mattinata di oggi, grazie al miglioramento delle condizioni meteo. A supportare i soccorritori, oltre ai rinforzi dei Vigili del Fuoco provenienti da Massa, Pisa, Lucca, Savona e Imperia, è intervenuto anche un elicottero della Guardia di Finanza. I tecnici hanno cercato di rintracciare il 66enne anche con la tecnologia Imsi Catcher, ovvero un dispositivo che simula una torre cellulare reale, è quello di intercettare il segnale dello smartphone dell'escursionista. Purtroppo, però, niente è servito a evitare la tragedia.
Il corpo dell'escursionista è infatti stato ritrovato lungo la cresta del Monte Focoletta da due guide alpine, che stavano accompagnando un gruppo di persone verso il Monte Tambura. Le cause del decesso sono ancora in corso di accertamento, ma non si esclude un malore. Nelle prossime ore l’elicottero Pegaso provvederà al recupero della salma e al trasporto a valle.