Cronaca

Truffa i fedeli, prete e vescovo indagati

Il sacerdote è accusato di aver intascato le offerte dei parrocchiani, il vescovo di tentata truffa. Sequestrati contanti e gioielli per 850mila euro

Uno degli striscioni di protesta dei parrocchiani

Sono arrivate a conclusione le indagini su don Luca Morini, l'ex parroco di Caniparola, in Lunigiana, accusato di aver truffato i suoi fedeli  per spendere in cene, feste e vacanze di lusso le offerte e le donazioni destinate alla chiesa. Un'inchiesta che ha destato scalpore e che iniziò quando un giovane escort napoletano raccontò alla trasmissione tv Le Iene di aver avuto una relazione con il sacerdote, filmando incontri e rapporti intimi con lui in hotel a cinque stelle e i costosi regali che il prete, fingendo di essere un magistrato, gli faceva.

Ma nell'inchiesta c'è un altro indagato: il vescovo della diocesi di Massa Carrara e Pontremoli, Giovanni Santucci. Il monsignore è accusato di tentata truffa e impiego indebito di denaro per aver consegnato a don Morini, senza alcuna giustificazione, mille euro prelevati dalla cassa della fondazione Pie Legati, nonchè di aver fatto pressione su una compagnia assicuratrice, la Cattolica Assicurazioni, per far ottenere a don Morini un punteggio maggiore per l'invalidità.

Al termine delle indagini le forze dell'ordine hanno sequestrato a don Morini 750mila euro in denaro contante e gioielli per un valore di 150mila euro.

Quando il sarcedote ricevette un avviso di garanzia, il vescovo lo sospese dai suoi incarichi, trasferendolo a Marina di Massa in un alloggio della Curia. Nel febbraio 2016 i parrocchiani, indignati per tutta la vicenda, organizzarono una manifestazione contro monsignor Santucci, accusandolo di voler proteggere e coprire don Morini, soprannominato "don Euro" (vedi qui sotto gli articoli collegati).