Cronaca

Furti in serie nelle ville dei turisti, arresti all'alba

Due uomini sono ritenuti responsabili di aver svaligiato 15 abitazioni. I beni di lusso sottratti venivano trasportati all'estero per essere venduti

Sono ritenuti responsabili di aver messo a segno 15 colpi in villa tra Lucca e la Versilia nel corso dell'estate 2022 per un bottino oltre i 300.000 euro, e alle prime luci dell'alba per loro è scattata la cattura da parte della polizia di Stato in esecuzione di ordinanze di custodia cautelare in carcere per furto e ricettazione.

E' l'operazione "Notte fonda", esito di un'indagine coordinata dalla procura di Lucca e che ha visto la squadra mobile impegnata nell'arresto di due uomini di 34 e di 44 anni residenti nella provincia di Massa-Carrara. I due sono stati condotti in carcere a Massa.

Secondo le ricostruzioni investigative i raid, anche tre in una notte, avvenivano sistematicamente col favore del buio e mentre le persone, quasi sempre turisti stranieri e talvolta anche bambini, si trovavano all'interno delle dimore prese in affitto per brevi periodi.

La svolta nelle indagini

A imprimere una svolta nelle indagini, avviate nel Giugno 2022, era stato il furto di un'Audi Q3 Sportback nera con vetri oscurati: i lettori delle targhe sul territorio versiliese hanno fatto emergere passaggi dell'auto solo di notte in zone isolate residenziali.

E' stato poi individuato il punto in cui la vettura veniva custodita, un piazzale a cui i due poi identificati accedevano dai boschi tramite un buco nella rete di recinzione, con indosso guanti e volto coperto. L'auto veniva presa a tarda sera, e riportata lì all'alba.

Non era quello il solo veicolo impiegato nelle scorribande: gli investigatori ne hanno individuati altri cinque nella disponibilità degli indagati, fra cui un furgone impiegato solo nei giorni feriali. Da quel momento i veicoli sono stati tutti monitorati.

I colpi tra Versilia e Lucca, la refurtiva venduta all'estero

La refurtiva - abbigliamento e borse da donna di lusso in particolare e poi gioielli, orologi di pregio fra Patek Philippe, Cartier e Rolex, prodotti di telefonia - veniva indirizzata verso l'estero in spostamenti quindicinali o ogni 20 giorni per essere rivenduta, e prima conservata per il tempo necessario in casolari abbandonati. 

Nel tentativo di non dare nell'occhio, la merce veniva trasportata con vettori diversi fra auto, nave o aereo. I due erano stati intercettati una prima volta a Luglio 2022: erano in una delle auto tenute sotto controllo diretti verso il confine con la Slovenia. La Polstrada di Trieste, allertata, ha avviato i controlli con i poliziotti del commissariato Duinio-Aurisina.

L'auto viaggiava a tutta birra ed è stata fermata vicino a un casello. A bordo c'erano i due indagati e, nel bagagliaio, una quantità di beni fra scarpe Hogan, borsa Chanel, due pochette ed una cintura Luis Vuitton, abbigliamento di marca, scarpe Icon, trolley rivestito in pelle pregiata, occhiali da sole Ray-Ban, zaino Jan Sport, bracciali ed accessori per telefoni, persino il documento di una delle vittime dei furti.

Tutto venne sequestrato, e i due vennero denunciati per ricettazione. L'operazione consentì di ricondurre quegli oggetti ai furti perpetrati in Toscana, con riconoscimento anche da parte delle vittime in sede di denuncia. A quel punto il cerchio si stringeva.