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Toscanellum, grandinata di emendamenti

Seduta fiume della prima commissione del consiglio regionale. Ncd, Udc e Più Toscana lasciano la seduta. FdI propone e discute centinaia di modifiche

I piu' ndi 1100 emendamenti, molti proposti dal gruppo Fratelli d'Italia sono solo un assaggio dell’ostracismo già annunciato da una parte delle forze di opposizione per il 9 di settembre, data prevista per l'inizio della discussione in consiglio regionale della riforma della legge elettorale toscana. 

A scatenare le contestazioni, l’accordo raggiunto fra il Partito democratico e Forza Italia  sul cosiddetto ''Toscanellum'', la proposta di legge messa a punto dal Pd e già condivisoda Centro democratico, Toscana civica democratica, Socialisti e Comunisti italiani. Il testo prevede sia le preferenze che un minilistino bloccato di tre nomi, rigorosamente facoltativo (e il Pd ha già assicurato che non lo userà) ma proprio il listino ha fatto infuriare le altre forze di opposizione di centro destra e gli esponenti di Sel e Rifondazione Comunista, peraltro molto critici anche sulle soglie di sbarramento e sul premio di maggioranza, giudicati penalizzanti per i piccoli partiti.

Il contrattacco si è materializzato in centinaia di emendamenti, due proposte di legge del Nuovo Centrodestra – la prima basata sul sistema proporzionale con preferenze, doppio turno e un'unica soglia di sbarramento al 3% e la seconda sui collegi uninominali - e un’altra proposta di legge di Rifondazione comunista e Sel che ricalca la legge elettorale dell’Emilia Romagna con preferenze, soglie di sbarramento basse e premio di maggioranza variabile. 

Difficilmente tutto questo potrà bloccare il Toscanellum, facendo la somma dei voti che possono essere garantiti in aula da Pd, Forza Italia, Centro democratico, Toscana Civica, Socialisti e Comunisti italiani. Ma di sicuro l’approvazione della riforma non sarà cosa breve. E neppure all’unanimità.

"Leggo ora che l'ostruzionismo irresponsabile in corso al Senato sta trovando imitatori nel consiglio regionale della Toscana - ha commentato il segretario regionale del Pd Dario Parrini - Fratelli d'Italia, Ncd e Udc e non so chi altri hanno messo in campo più di mille emendamenti per fermare la nostra (buona) riforma elettorale. Non ci fermeranno. Noi pensiamo a dare ai cittadini toscani maggiore libertà di scelta, reintroducendo le preferenze e la legge più rispettosa della parità di genere a livello nazionale. A fronte di ciò loro pensano solo a trovare una finestrella di visibilità. Indipendentemente da quanto durerà, e comunque il 9 settembre finirà, è una battaglia che come Pd Toscana affrontiamo con fiducia e determinazione perché è una battaglia impari sotto il profilo dell'attaccamento all'interesse generale".