Lavoro

Tanto lavoro ma è difficile trovare profili giusti

Allarme della Camera di Commercio della Toscana Nord-Ovest. Nonostante l’aumento della domanda oltre il 40% delle assunzioni sono difficili

Cresce la domanda di lavoratori ma aumentano le difficoltà a trovare i profili professionali ricercati ed oltre il 40% delle assunzioni sarebbero difficili, è il quadro presentato dalla Camera di Commercio della Toscana Nord-Ovest.

“I dati - dichiara Valter Tamburini, presidente della Camera di Commercio della Toscana Nord-Ovest - ci riconsegnano un quadro nel quale le imprese, pur tra innegabili difficoltà legate alla congiuntura sfavorevole, continuano ad investire per mantenersi sulla frontiera del digitale e sviluppare nuove opportunità di business. Tuttavia, comincia ad assumere i contorni di una vera e propria emergenza, l’acuirsi delle difficoltà nel trovare i profili professionali ricercati. Dal canto suo la Camera di Commercio mette a disposizione di tutti gli stakeholder, non solo il set informativo sulla domanda di lavoro espressa dalle imprese, ma anche una serie di iniziative dedicate alla scelta dei percorsi formativi che forniscono maggiori probabilità di trovare un’occupazione”.

 Nel 2022 le aziende delle province dell’alta Toscana Lucca, Massa-Carrara e Pisa hanno aumentato di quasi 10mila unità la domanda di lavoro rispetto al 2021 arrivando nel complesso a 81mila posizioni programmate. Per almeno il 40% di queste, tuttavia, gli imprenditori segnalano di aver avuto difficoltà nel reperirle.

A prescindere dal titolo di studio posseduto dai neo assunti, le doti di flessibilità e adattamento sono ritenute particolarmente importanti almeno per due assunzioni su tre, e il saper lavorare in gruppo per almeno un’assunzione su due.

Le imprese, dal canto loro, hanno aumentato gli investimenti sul digitale e per sviluppare nuovi strumenti di business mentre per gli investimenti green si registra, in alcuni territori, una battuta d’arresto. Da segnalare l’attenzione ancora alta sui propri collaboratori. Crescono infatti, nonostante la fine della pandemia, gli investimenti dedicati all’adozione di nuove regole per la sicurezza sanitaria e il risk management ma anche quelli per adottare strumenti di lavoro agile, questi ultimi, probabilmente, per contrastare il fenomeno della great resignation. Questo quanto emerge dai dati elaborati dalla Camera di Commercio della Toscana Nord-Ovest e dall’Istituto Studi e Ricerche - ISR relativi all’indagine Excelsior realizzata da Unioncamere in collaborazione con ANPAL su un campione di oltre 5mila imprese delle province di Lucca, Massa-Carrara e Pisa con dipendenti.