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Il sindaco chiude ma i giovani non ci stanno

Dopo l'ordinanza che chiude i locali a mezzanotte contro assembramenti in funzione anti Covid e degrado notturno i ragazzi protestano

"Sindaco: venga a bersi una birra con noi perché questa non è una città per giovani". Non si fa attendere la reazione dell'universo giovanile dopo l'ordinanza con cui il sindaco di Massa Francesco Persiani ha disposto la chiusura dei locali da mezzanotte al 5 del mattino per contrastare assembramenti, in funzione anti Covid-19, e degrado urbano legato agli svariati episodi di ubriachezza.

È il Movimento Giovanile della Sinistra a bocciare come dannosa la decisione: "In queste ore abbiamo ricevuto dai nostri coetanei numerosissime richieste di chiarimenti in merito, ma anche noi facciamo fatica a comprendere il motivo di tale sciagurata scelta", scrivono in una nota. 

I ragazzi puntano il dito contro gli effetti di penalizzazione del "mondo del lavoro e tutti quei settori già oltremodo vessati causa pandemia: uno schiaffone a tutti coloro che provano a rialzarsi dopo anni difficili". Poi guardano più vicino: "Riteniamo profondamente sbagliato colpevolizzare una intera generazione (perché di questo si tratta) per episodi particolari e circoscritti. Se qualche testa calda sbaglia, la colpa non può essere di tutti", affermano lamentando la scarsa offerta di opportunità come radice delle manifestazioni di disagio.

"Massa non è una città per giovani e la colpa non è nostra", dicono accusando l'amministrazione comunale. "Per rendersene conto basterebbe vivere anche solo per una sera il centro storico ed questo è l'invito che rivolgiamo al sindaco, venga con noi a bersi una birra (non dopo mezzanotte, s'intende) e potrà rendersi conto che la città sta morendo". Infine il loro auspicio, ovvero che il sindaco Persiani torni sui suoi passi.