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​Mai più precari, i docenti vincono il ricorso

Dopo anni di precariato 50 insegnanti e personale Ata residenti nella provincia apuana hanno trascinato il Ministero davanti al giudice del lavoro

Una lunga e difficile battaglia avviata con la richiesta di farsi assumere con un contratto a tempo indeterminato. Un percorso che si è concluso a favore dei precari condannando il Ministero della pubblica istruzione a pagare 12 mensilità di stipendio a titolo di risarcimento a insegnanti e Ata che avevano fatto ricorso, oltre al calcolo degli scatti di anzianità.

La prima richiesta, ossia quella di assunzione a tempo indeterminato, è invece caduta da sola a causa dei tempi lunghi della giustizia italiana.

Mentre la giustizia ha fatto il suo corso, infatti, i 50 docenti scesi sul piede di guerra sono stati stabilizzati, entrando di fatto a pieno titolo nel personale docente della scuola, così come i lavoratori Ata. È stato a quel punto che i docenti hanno chiesto il risarcimento dei danni, oltre agli scatti di anzianità per gli anni passati. Nel frattempo la Corte di giustizia Europea, in risposta a una precisa richiesta della Corte Costituzionale, ha sottolineato le carenze del sistema scolastico di reclutamento del personale, in particolare sul continuo susseguirsi di contratti da precario, senza la certezza per i lavoratori di concorsi pubblici periodici di entrare di ruolo.