Cronaca venerdì 25 settembre 2015 ore 17:01
Andrea Mazzi era capace di intendere e volere
E' l'esito della relazione, discussa al processo che vede il 25enne accusato dell'omicidio di Andrea Fruzzetti ed Enrico Baria, il 24 dicembre 2013
MASSA — La sentenza è attesa per il 23 ottobre. L'ipotesi dell'accusa è che gli omicidi avvennero durante una rissa scoppiata per motivi banali fra bande giovanili rivali.
Questa mattina in aula c'è stata la "guerra" tra perizie: quelle dei consulenti dell'accusa, della difesa e d'ufficio, disposta dal tribunale.
Obiettivo era stabilire se Mazzi agì perché affetto da quello che tecnicamente si chiama un "disturbo esplosivo intermittente", come sostiene la difesa del ragazzo. Le tre perizie concordano sul fatto che il ragazzo soffra di "profonda instabilità affettiva": nella relazione del perito del tribunale si parla però di un "funzionamento border" che aumenta nel giovane la probabilità di atteggiamenti violenti, ma non sfocia nell'incapacità di intendere e di volere.
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