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Attualità venerdì 19 febbraio 2021 ore 08:55

I viticoltori temono le etichette Ue

vendemmia

All'orizzonte europeo c'è l'intenzione di dotare le bottiglie di etichette dissuasive, come per le sigarette. E i produttori del Doc apuano dicono no



MASSA CARRARA — "Ma il vino non è come il fumo": i produttori dei vini Candia dei Colli Apuani Doc tremano per l'intenzione dell'Unione europea di escludere dai fondi di promozione carne, salumi e vino prevedendo etichette dissuasive sulle bottiglie come già accade per i pacchetti di sigarette. La piccola Doc apuana, è la stima di Coldiretti Massa Carrara, vedrebbe a rischio la fetta di mercato straniero, europeo, che la viticoltura del Candia dei Colli Apuani Doc è riuscita a conquistarsi in questi anni. 

I vini apuani piacciono ai mercati esteri, e si teme per la tenuta dell'export con i produttori che esprimono sconcerto. Per Fabrizio Bondielli, presidente del Consorzio di Tutela, “per ripartire, appena la pandemia sarà alle spalle, ci serviranno anche e soprattutto i mercati esteri". "Paragonare il vino alle sigarette è quanto di più lontano si possa immaginare. Si sta criminalizzando ingiustamente singoli prodotti indipendentemente dalle quantità consumate". 

“Con la scusa di tutelare la salute – afferma Francesca Ferrari, presidente Coldiretti Massa Carrara - che va invece salvaguardata promuovendo una dieta equilibrata e varia senza criminalizzare singoli alimenti, si tenta di penalizzare la forza agroalimentare, la distintività e la qualità indiscutibile delle produzioni agroalimentari tricolori più amate nel mondo come vino, carne e salumi. Non è certo questo il momento per pensare ad etichette che scoraggiano il Made in Italy. Siamo molto preoccupati nei confronti di questo atteggiamento che rappresenta una minaccia concreta per il nostro paese e per la nostra agricoltura che, lo ricordo, è la più sicura e green al mondo”.

Le misure della Commissione Ue nell’ambito dell’attività di prevenzione del Piano riguardano tra l’altro, riferisce la Coldiretti, la proposta di introdurre allarmi per la salute nelle etichette delle bevande alcoliche prima del 2023 ma anche la volontà di eliminare dai programmi di promozione i prodotti agroalimentari, come specificatamente le carni rosse e quelle trasformate, che vengono associati ai rischi di tumore. 

"Ad essere danneggiati - sostiene Coldiretti Massa Carrara - sono prodotti dalla tradizioni secolari con un impatto devastante sull’economia, sull’occupazione, sulla biodiversità e sul territorio dove quando una stalla chiude si perde un intero sistema fatto di animali, di prati per il foraggio, di prodotti tipici e soprattutto di persone impegnate a combattere, spesso da intere generazioni, lo spopolamento e il degrado. Si tratta peraltro di settori già duramente colpiti dall’emergenza Covid che ha costretto alla chiusura di osterie e ristoranti che rappresentano un luogo privilegiato di consumo di carne, salumi e vini di qualità".


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