Attualità giovedì 23 marzo 2017 ore 13:20
Mobilitazione di massa contro una banca
Tutti insieme, a fianco dei 24 lavoratori Rational e di altrettante famiglie, per scongiurare il fallimento della fabbrica
MASSA — Al corteo di ieri e allo sciopero di 4 ore indetto da Fiom Cgil, Uilm Uil e Ugl metalmeccanici hanno partecipato in tanti per urlare la loro rabbia contro l'istanza di fallimento presentata da una banca per un debito della ditta di 380 mila euro. Evitare il fallimento, sostengono i lavoratori si può, perché la ditta è attiva e ha lavoro, inoltre, hanno sottolineato i segretari Uilm e Fiom, Giancarlo Leorin e Luisa Pietrini, "la banca ha comunque delle garanzie su cui puntare per ottenere il proprio credito, ossia l’ipoteca sul capannone della fabbrica".
Una voce importante si è unita alle Rsu, ai lavoratori di altre aziende del territorio come Sanac, Solvay, Gaspari Menotti, Carc ed è quella delle istituzioni: tutto il consiglio comunale, primo cittadino in testa.
Adesso, urge l'intervento della Regione e del Governo per garantire a queste 24 persone il diritto al lavoro e l'amministrazione garantisce pieno sostegno "Prima di tutto bisogna capire come bloccare l’istanza di fallimento da parte della banca ma è necessario capire quali siano le reali intenzioni della proprietà. Parleremo con loro e se sono disposti a presentare un piano di rientro noi li sosterremo nei passaggi con la Regione, il commissario concordatario e il governo". Queste le parole di Alessandro Volpi, alle quali ha già risposto il segretario della Cgil, Paolo Gozzani, assicurando che l'azienda ha tutte le intenzioni di presentate un piano di rientro; proprio per questo si terrà, oggi, a Firenze, un incontro con l'unità di crisi regionale ed è già stato chiesto al prefetto di attivare l'unità di crisi ministeriale.
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