Attualità lunedì 11 aprile 2016 ore 11:02
Teo e Fabri per un cuore che batte

Dopo il vigliacco furto del defribillatore, la reinaugurazione grazie all’impegno dei giovani dell’associazione e al contributo di tanti cittadini
CARRARA — Il 18 Marzo, dopo 12 giorni dall’installazione, era stato rubato l’apparecchio salva vita che nonostante i molteplici appelli dell’associazione non è tornato al proprio posto. Un atto spregevole di chi non ama la vita è stato tamponato in soli 20 giorni dall’apporto tecnico di Claudio Magni della Sempimpianti, dall’Autorità portuale e dalla solidarietà e dall’amore di cittadini e volontari che hanno contribuito all’acquisto di un nuovo defibrillatore semi automatico esterno.
“Teo e Fabri per un cuore che batte” ha risposto all’ insensato gesto con due inaugurazioni, sì perché un secondo Dae è stato installato al bar Sonia, nel viale XX settembre ad Avenza, grazie al finanziamento della Graziani Marmi.
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