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Attualità giovedì 02 maggio 2024 ore 17:30

Cultura e lavoro, in Toscana 3.770 imprese

turisti al museo

Chi l'ha detto che con la cultura non si mangia? Un'indagine Unioncamere e ministero del lavoro mette a fuoco il settore. Ecco le figure più richieste



TOSCANA — Il vecchio adagio secondo cui con la cultura non si mangia? Falso, smentito dai dati che in Toscana registrano 3.770 imprese che proprio della cultura fanno il loro core business e che occupano 33.930 persone per un terzo circa laureate. A mettere a fuoco un settore in espansione è il volume “Imprese e professioni culturali e creative, 2023” del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e analizzato in collaborazione con il Centro Studi delle Camere di Commercio G. Tagliacarne.

In Toscana la maggior vivacità nel settore si concentra nel territorio provinciale di Firenze (1.440 imprese con 15.100 occupati), seguita dalla provincia di Pisa con 490 realtà aziendali creative o culturali che occupano 4.990 lavoratori.

Qui di seguito ecco una tabella panoramica sulle realtà di settore in Toscana e nelle diverse province.

imprese cultura toscana tabella

Fonte: Centro Studi Tagliacarne

Le imprese culturali e creative ricercano profili professionali altamente qualificati, capaci di coniugare elevate conoscenze specializzate con talento e creatività. Il 37,2% delle assunzioni ha riguardato lavoratori laureati, a fronte di un dato complessivo del 13,9%. 

Tra le professioni maggiormente ricercate dalle imprese culturali e creative, vi sono i registi, direttori artistici, attori, sceneggiatori e scenografi con circa 17mila ingressi stimati nel 2023, seguiti dagli operatori di apparecchi per la ripresa e la produzione audio-video (15mila), dai tecnici esperti in applicazioni audio, video, gaming sempre nel settore grafico-pubblicitario (12mila) e dagli addetti all’accoglienza e all’informazione nel settore storico

Ai profili professionali sono richieste competenze sia trasversali che tecnologiche in misura maggiore rispetto alle imprese del resto dell’economia. I principali requisiti ricercati dalle imprese di settore? Flessibilità e adattamento (73,6%), capacità di lavorare in gruppo (70,1%) e problem solving (64,9%). Altrettanto importanti sono considerate le competenze digitali (59,6%), le competenze informatiche (34,2%) e quelle relative alle nuove tecnologie come realtà virtuale e intelligenza artificiale (23,7%).

Tuttavia anche il comparto cultura e creatività si scontra con le difficoltà di reperimento del personale per il 38,7% dei profili professionali ricercati. Ad incontrare le maggiori difficoltà sono state le imprese del Made in Italy a contenuto culturale per cui la difficoltà di reperimento si attesta al 56,7% seguite dalle imprese del turismo a vocazione culturale (46,3%) e dalle imprese che si occupano della gestione e valorizzazione del patrimonio storico-artistico (40,8%).


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